Tutto è iniziato
nell'estate del 2010. Non ricordo cosa stessi cercando ma ad un
certo punto mi sono imbattuta in una discussione sul lievito
madre. Il fatto di avere in casa, sempre a disposizione, un lievito che permette di fare preparazioni come il pane, ogni volta che ne viene voglia, mi è sembrata una cosa fantastica. All'inizio mi sono concentrata sulla pasta
madre così come avevo visto su Cookaround. In questa pagina vengono date diverse possibilità ma, non avendo in casa altri ingredienti, ho provato la ricetta con il miele. Giuro di aver seguito le indicazioni alla lettera, sia per la quantità che per la procedura...ma l'esito è stato nefasto.
Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. KITCHEN Banana Yoshimoto
26/01/12
10/01/12
Dimeticavo..il topping...
Dicevo nel post precedente di aver usato la crema mousseline al pralinato di mandorle e nocciole, ma non ho inserito la ricetta. Rimedio ora. Anche questa tratta dal libro di Ladurèe.
185 gr di burro
38 cl di latte
3 tuorli d'uovo
120 gr di zucchero semolato
35 gr di maizena
90 gr di pasta per pralinato alle mandorle
35 gr di pata per pralinato alle nocciole
Scaldare il latte per bene,ammorbidire lo zucchero a temperatura ambiente o al microonde. Sbattere i tuorli con lo zucchero finché il composto non è chiaro e spumoso, incorporare la maizena. Emulsionare con un terzo del latte caldo ed infine mischiare insieme al resto del latte in una casseruola che possa andare sul fuoco. Portare ad ebollizione mescolando con la frusta. Lasciar freddare per 10 min ed aggiungere la metà del burro morbido. Fa freddare completamente il composto, montarlo con le fruste, infine aggiungere il resto del burro ed i pralinati continuando a montare.
06/01/12
I dolci americani...perché no?!!
I dolci della cucina
inglese o americana che ho avuto modo di sperimentare mi piacciono
per la semplicità. I muffin, i cupcake e le cheese cake sono veloci
e semplici da preparare. Non è necessario stare attenti al
millimetro nel rispettare equilibri di pesi e consitenze. Non che ci
si possa mettere dentro qualsiasi cosa in qualsiasi quantità, ma
rispetto ad un dolce della tradizione o copiato da un grande
pasticcere, la loro preparazione è certamente meno rigida. Per
l'impasto dei muffin, per esempio, si consiglia di non amalgamarlo
perfettamente. Per la cheese cake è preferibile non emulsionare
troppo l'impasto perchè potrebbe spaccarsi in cottura se incorpora
troppa aria. Trovo cosi rilassante fare questo tipo di dolci, ed in
particolare la cheese cake, quando voglio qualcosa di consolatorio,
morbido, con un gusto che ed un a consistenza che sono come una
gentilezza. Oggi è una giornata di vento forte, come capita da
queste parti. Meglio restare a casa, dopo aver fatto una corsa al
super per gli ingredienti mancanti. Purtroppo non ho trovato un
formaggio spalmabile di una marca a me gradita. Cosa fare? Prendere
quello che non mi piace? Non è un'alternativa. Andare in un altro
negozio? No, non ne ho voglia. Sostituirlo con qualcos'altro? Perchè
no, mi sa che provo con il mascarpone. La ricetta che faccio di
solito è quella di una New York cheese cake presa da questo sito in inglese con le variazioni del caso. Una variazione è data dal problema che mi si
presenta quando preparo questi dolci. Spesso è la presente della "sour cream", la panna acida, che non riesco a trovare. Nei miei giri su internet ho trovato però che spesso si sostituisce con una miscela di panna e yogurt greco in parti uguali, a volte con l'aggiunta di qualche goccia di limone.
Debitamente convertita, la ricetta è la seguente.
04/01/12
Anch'io faccio i macarons
Oramai quando
rimangono due bianchi d'uovo nel frigo, è d'obligo pensare di fare
qualche macaron. Dopo numerosi fallimenti, posso dire di
essere in grado di fare dei macaron più che dignitosi. Ne è passato
del tempo dal momento in cui navigando sul web sono rimasta incantata
dai colori, dalla varietà, dalla quantità di post sull'argomento
che mi hanno fatto nascere la curiosità di provare a farli anch'io.
Ricordo che la delusione per la mia primissima pessima teglia fu tale
da far finire tutto nel bidone della spazzatura... Delusione
continuata dei miei seguenti tentativi esitati in qualcosa di più
simile a delle frittelle dolci. Ma che soddisfazione quando
finalmente, attaccata alla finestra del forno ho finalmente visto i
malefici biscottini gonfiarsi senza spaccarsi e producendo il
colletto che li contradistingue, come nelle foto che vedevo sui blog
di chiunque. Alla fine anch'io ci sono riuscita, sono capace di fare
i macarons!!!! Da allora i bianchi d'uovo che avanzano non vengono
più buttati via ma, se non possono essere utilizzati nel giro di un
paio di giorni, finiscono in freezer dove aspettano tempi migliori
per diventare macarons o chissà cos'altro.
Inizio a preparare la miscela
di farina di mandorle e zucchero un giorno prima così che devo solo
procedere alla realizzazione dei "malefici". Devo dire che
il consiglio che da Mercotte nel video che si trova sul suo blog è
da seguire: non si pensi di
preparare i macarons la mattina per la sera, è meglio organizzare
tutto almeno due giorni prima. Un giorno per preparare la tpt (la miscela di mandorle e zucchero a velo),
procedura tecnicamente semplice ma lunga nei tempi. Bisogna tostare
la farina di mandorle ed essere sicuri di avere il tempo di farla
freddare, mixarla con lo zucchero e setacciarla, quest'ultimo
passaggio è particolarmente noioso e lungo, io uso il setaccio a
maglia fine, ma devo dire che le volte in cui la ricetta non riusciva
tendevo a tralasciare questo tipo di cure e cercavo di fare tutto in
giornata. Meglio prendersela con calma ed organizzarsi per tempo. Un
altro giorno per preparare con calma la/le farcitura/e e l'ultimo
giorno per procedere con la realizzazione dei biscotti macaron,
sicuri di avere tutto a portata di mano e di non rischiare
l'esaurimento.
03/01/12
Per iniziare con le torte di mela
Tempo fa, sfogliando un vecchio numero de "La cucina italiana", non ho potuto evitare di bloccarmi davanti alla foto di una bellissima e, supponevo, buonissima crostata di mele. La particolarità doveva essere certo nel gusto, visto che le mele venivano associate ai pistacchi, ma la parte estetica era davvero originale. Le mele non erano disposte adagiate sulla torta come nelle preparazioni classiche ma assemblate in modo da formare delle rose. L'insieme era così coreografico che non potevo restare indifferente. Naturalmente ho provato a farla anch'io e recentemente, verificando alcune foto archiviate sul pc, ho trovato quella che testimonia la riuscita di questo esperimento. Mi è sembrato il caso di pubblicare questo vecchio esperimento, risalente a quando ancora non circolavo sui blog di cucina e certo non pensavo di averne uno mio.
02/01/12
Volevo fare la "Framboise" di Ladurée....
Quest'estate ho ricevuto in regalo il libro "Dolce" di Ladurée...bellissimo. Non mi stanco ancora adesso di sfogliarlo e iniziare a pianificare la realizzazione di questi bellissimi dolci. Però, a volte, si lascia perdere perché manca l'occasione. Farli solo per provare sarebbe bello, se non fosse economicamente sconsigliato. Alcune ricette poi prevedono ingredienti che non sono proprio disponibili nel supermercato sotto casa. A quel punto si rimanda al momento in cui ci capiterà di passare dove pensiamo che potremmo trovarli. Così il tempo passa e ci si dimentica. Ma finalmente capita un'occasione. Il compleanno di una persona importante. Quale occasione migliore per fare qualcosa di carino? Quale occasione migliore per fare finalmente uno di questi dolci? Deciso...Visto che la persona in questione ama i dolci con la frutta fresca la framboise mi è sembrata adatta e, visti gli ingredienti, fattibile. Il risultato è il seguente:
01/01/12
Mousses di capodanno
Come cavarsela nel cenone di capodanno senza stare fino all'ultimo in cucina. Ovvio, preparare qualcosa che possa essere preparata in anticipo. Se non fosse poi necessario all'ultimo minuto terminare la cottura finendo così di nuovo ai fornelli sarebbe ancora più comodo. L'idea è di cavarsela con delle mousses. Possono essere preparate in anticipo e non necessitano di essere perfezionate all'ultimo momento. Io le ho preparate la sera prima e le ho lasciate in frigo e devo dire che il gusto è migliorato da un giorno all'altro. Per garantire una certa varietà ne ho preparate quattro, una terrina alla mostarda, una mousse affumicata alla mela, una spuma di tonno ed infine una crema di salmone affumicato.
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